Tra natura e scrittura: il bronzo e la carta

Inaugurazione Domenica 10 settembre 2017, alle ore 17.30, la Kunsthalle Czarnetta, presso l’azienda vitivinicola Burchard, a Vignale Monferrato, in collaborazione con l’associazione culturale  ‘Il Triangolo Nero’. 

La mostra rimarrà aperta sino a domenica 29  ottobre 2017  con orario: venerdì , sabato e domenica dalle 17,00 alle 20,00.                          

Altri giorni per appuntamento (tel: 0142933415  – cell: 3408103090)

Il luminoso spazio della ‘Kunsthalle Czarnetta’, presso l’azienda vitivinicola di Uwe Burchard offre agli amici e frequentatori, in questa fine estate-inizio autunno 2017, un’importante mostra di Pino Di Gennaro con l’accattivante titolo ‘Tra natura e scrittura: il bronzo e la carta’.

Lo scultore pugliese, ma ormai milanese di adozione, presenta una essenziale e ragionata scelta di opere, in prevalenza sculture, che ci permetteranno di seguire il suo cammino ultimo.

Di Gennaro, che per anni è stato docente di scultura presso l’Accademia di Brera (suo è un fondamentale testo didattico-scolastico “I modi della scultura”, Hoepli Editore) è un artista che, pur praticando un ‘fare’ scultura in continuità con la tradizione plastica più classica, è soprattutto un innovativo e assiduo ricercatore di tecniche e metodi che hanno come obiettivo di liberare la creatività e le sue germinazioni prorompenti, verso una linea stilistica di invenzione, che è sempre più raro trovare nel mondo della scultura e della ‘tridimensione’ contemporanea.

Se da una parte gli interessi che sottendono la creatività plastica di Di Gennaro spaziano verso il mondo della natura con opere che indicano, mimano e raccontano di cieli, astri, e steli-colonne, le quali, partendo spesso da forme zoo-fitomorfe, si trasformano in raffinate e complesse costruzioni scultoree, dall’altra parte, un interesse che risale ad antica data, ricerca e produce forme e bassorilievi, incisi e scavati con segni evocativi di ipotetiche scritture antiche che rimandano alla cultura mesopotamica ed egizio-geroglifica.

Insieme ai tondi bronzei delle ‘Costellazioni’, campeggiano in primo piano, come presenze suggestive e altamente scenografiche, nello spazio della Kunsthalle, numerosi ‘Alberi’ in cartapesta e poi ancora, a complemento, piccole sculture, tavole e formelle, sia in bronzo che in carta, che l’artista definisce ‘Appunti’ con alcuni disegni collegati, anche come studi, alle opere esposte.

Il connubio che viene proposto ed evidenziato dalla mostra vignalese è dunque uno sperimentato dialogo tra le perfette e mirabili fusioni in bronzo con le coeve opere costruite con la vitale intensità dei pigmenti cromatici mescolati alla carta macerata. Ne nasce un contrasto di forte tensione in cui le sculture in bronzo traslucido e patinato, con le loro luci e le loro ombre, si collegano, quasi per arcana magia, alle rugose e palpitanti concrezioni della carta,  con i densi colori turgidi e le solari luminescenze interne che rimandano alle ancestrali solarità dell’animo mediterraneo di Pino Di Gennaro.

 

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