La scultura negli spazi pubblici ha una funzione culturale e sociale, migliora la qualità estetica dei luoghi e dei centri urbani, favorisce relazioni umane e crea occasioni di incontro, di intrattenimento e di confronto tra le persone, migliorando la qualità della vita.
Il rapporto tra scultura e luogo, quando non è solo celebrativo, può essere armonico e inclusivo, di rottura o dissacrante o azione provocatoria atta a scuotere le coscienze.
Indice
Penna di luce e di memorie - 2023
Omaggio all’Alpino di Alessandria, collocata nel parco di fronte all’entrata della stazione ferroviaria.
La bifrontalità della penna ingloba l’iconografia storica della famosa penna nera, che adorna il cappello degli alpini.
Il modellato della penna è realizzato per riflettere i raggi del sole, nell’ambiente circostante, a creare relazioni dinamiche inaspettate. La nappina, alla base della penna, ha forma di semisfera e accoglie lo stemma della sezione degli alpini di Alessandria, che evoca la pianta della Cittadella, simile a una stella.
L’emisfera è circondata da un anello che accoglie sciami di corpi celesti quali metafore delle sezioni-satellite degli Alpini. Il retro della penna è patinato di nero, classico colore delle penne nere degli Alpini. La progettazione è stata condivisa con l’architetto Marco Cobelli, responsabile ed ideatore del progetto.
La costruzione architettonica che sta alla base della “Penna di luce e di memorie” fa dialogare più materiali: il cemento armato, il bronzo, il corten, esaltano l’espressività della materia in un gioco di rimandi evocativi senza fine.
Omaggio a Pietro Busi - 2023
“Omaggio a Pietro Busi” monumento in ricordo di Pietro Busi.
Ho pensato alla forma del TAO, essenziale per il suo equilibrio e potente per il suo dinamismo per evocare l’idea della casa di riposo e la personalità di Pietro Busi.
Nel cerchio ho fatto dialogare energia, movimento e bellezza in forma di metafora.
Nella forma YIN, è rappresentata la trasformazione del borgo, del paese e con al vertice il logo della Casa di Riposo DON PALLA, agognato riposo per le fragilità umane.
La forma YANG accoglie il carattere scoppiettante di Pietro Busi; segni dinamici tracciano traiettorie luminose; una pioggia di corpi celesti attraversa lo spazio del Tao, dando origine ad aggregazioni di materia stellare, ad annunciare la piena e immensa luminosità del grande sole, a sottolineare la schietta solarità di Pietro e al tempo stesso a ricordarci che la località ove sorge la casa di riposo è denominata “Dosso del Monte Sole”.
Sotto al grande disco è installato l’autorevole ritratto di Pietro Busi, realizzato per tre quarti in altorilievo.
In basso, a chiusura dell’opera, si legge la dedica a Pietro Busi: <<Ha dato forma al sogno di una comunità>>
Volare Alto - 2015
“Volare alto” omaggio a Paolo Rovagnati, è stato voluto e commissionato dalla Famiglia Rovagnati.
La presenza scenica della scultura si impone immediatamente per il grande impatto suggestivo-visivo. L’aquila-Paolo sembra guardare la sua azienda dall’alto, per continuare a proteggerla ed elevarne le sorti.
Pilastri del cielo - 2005
“Pilastri del cielo” installata all’ingresso nella nuova sede degli uffici giudiziari e servizi minorili di Sassari. Due colonne in bronzo alte cinque metri svettano nell’atrio dell’edificio, composte da croste di tanti frammenti di magma stellare, che alludono alla corteccia della quercia da sughero.
Alghero una città da toccare - 2005
”Alghero una città da toccare” installata nel centro storico di Alghero, scultura tattile per non vedenti, in bronzo patinato, con la città a tuttotondo in scala nel cui perimetro esterno sono rappresentate le facciate degli edifici più significativi in bassorilievo, col nome scritto in braille, da cui parte una linea tattile in rilievo che conduce alla posizione di quel palazzo nella città.
Memorie di segni ritrovati - 2004
“Memorie di segni ritrovati” Nuova Biblioteca Comunale di Somma Lombardo (VA).
L’opera è composta da due fogli in bronzo ai lati della facciata, con segni in rilievo che ricordano le scritture dei vari popoli, intervallate da ideogrammi di eventi significativi e storici della città.
Una città da toccare - 2004
“Una città da toccare” scultura tattile per non vedenti, all’esterno della cattedrale di Gallarate. Una grande stella geometrica fa da cornice alla pianta della città di Gallarate. L’opera è stata modellata alla presenza di una persona non vedente che ha contribuito con suggerimenti e consigli alla stesura finale della scultura.
Quelli che vanno - 1998
“Quelli che vanno” tomba della famiglia Antico, nel cimitero monumentale di Bruzzano, Milano. Il pannello in bronzo collocato sopra l’ingresso della cappella rispecchia l’idea di leggerezza dell’impianto architettonico.
Una scia di corpi celesti si allontana dall’energia vitale del sole e si proietta verso nuovi orizzonti come metafora del viaggio.
Monumento alla Pace - 1997
“Monumento alla Pace” realizzato per il Comune di Troia in Piazza S. Secondino: le tre grandi sculture-fontana, in bronzo, installate per far vivere la piazza nella sua piena interezza. All’ingresso della piazza svetta Mercurio, messaggero degli Dei, protettore dei commerci e dei viaggi, della comunicazione, messaggero di Pace colto in volo nel cielo dauno. Il Sole Nascente, dalla cui base sgorga acqua, ci accoglie al centro della piazza, nella sua splendente luminosità. Il sole e l’acqua sono gli elementi che determinano il buon raccolto, garanzia di Pace in famiglia; in tempo di guerra, quando il pericolo è scampato, si può uscire dai rifugi e ritornare a vivere alla luce del sole.
Alla destra del sole svetta Perseide, corpo celeste che ricorda sia le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo sia la Cometa, che a Natale annuncia la nascita del Salvatore.
La luce emanata dalle tre sculture in bronzo è metafora di vita contrapposta all’oscurità della morte, è luce e serenità spirituale di ogni comunità in Pace con il mondo.
L’idea di Pace si accompagna al concetto di armonia, bellezza, solidarietà e speranza.