I Modi della Scultura
Prima Edizione
Descrizione
Anno 1997
L’intensa attività dedicata alla didattica e all’insegnamento della scultura si esplicita con la stesura del testo scolastico “I modi della scultura”, Casa editrice Ulrico Hoepli.
L’opera affronta in modo graduale i vari aspetti della tridimensionalità dal punto di vista della percezione, della didattica e della conoscenza delle tecniche.
I Modi della Scultura Seconda Edizione
Descrizione
Anno 2011
Seconda Edizione de “I modi della scultura”, Casa editrice Ulrico Hoepli.
I Modi della Scultura
Terza Edizione
Descrizione
Anno 2014
Terza Edizione de “I modi della scultura”, Casa editrice Ulrico Hoepli.
Manuale di Scultura
Descrizione
Anno 2011
Manuale di Scultura, edizioni Hoepli; un testo completo, uno strumento di conoscenza indispensabile ai professionisti e agli amanti della scultura; spiega in modo efficace come teoria e pratica siano indissolubili e concorrano, in ugual misura, alla realizzazione dell’opera d’arte.<br>Scorrendo le pagine del volume, osservando le numerose figure che mostrano artisti al lavoro e opere che gradatamente assumono la forma definitiva, si delinea un percorso semplice ed efficace che coinvolge il lettore e mira ad alimentare e accrescere la sua passione per la scultura.
I Pilastri del Cielo
Descrizione
Anno 2003
“I pilastri del cielo”: Museo Fondazione Luciana Matalon, Milano, a cura di G. Gigliotti: un modo di reinventare l’universo con segni asemantici e immaginifici, come alfabeto astrale, un universo scrutato dal telescopio della mente, strutture alte fino a tre metri e mezzo a formare una foresta di alberi del mondo.
Monumento alla pace
Descrizione
Anno 1997
“Monumento alla pace”, piazza san Secondino, Troia: dalla progettazione alla realizzazione dell’opera prima di arrivare all’installazione, con testi di Domenico La Bella, Mariano Loiacono, Marina De Stasio e il vescovo della diocesi Lucera-Troia mons. Francesco Zerrillo: … scultura per creare la pace e l’armonia… fatta di masse e di volumi dove la luce è la componente fondamentale.
Mostra Antologica
Descrizione
Anno 2001
“Pino Di Gennaro: mostra antologica” a cura di Rossana Bossaglia che scrive: P. Di Gennaro tratta sottili problemi di pensiero, che si collegano a problemi etici di grande impegno; ma ce li comunica con una matericità intensa, ai limiti del sensuale; con una fantasia immaginifica di totale seduzione e coinvolgimento.
Il colore della scultura
Descrizione
Anno 2008
“Il colore della scultura” a cura di Paola Gastaldi, LineLab.edizioni, nelle Sale d’arte di Alessandria. la capacità di plasmare la materia scultorea è testimoniata da un bronzo che pare ossidato dal passaggio di un incommensurabile intervallo di tempo e di spazio, avvicinando a noi ciò che è quasi del tutto invisibile ai nostri occhi.
La formica e le cicale
Descrizione
Anno 2012
“La formica e le cicale” a cura di Gaetano Cristino, casa Editrice Claudio Grenzi, in occasione della mostra presentata al Palazzetto dell’Arte, Museo Civico e Sala Propilei di Foggia. Il catalogo testimonia il percorso artistico degli ultimi dieci anni di ricerca dello scultore che esalta la potenzialità espressiva del bronzo, le forme del simbolismo organico della cartapesta e l’immaterialità della cera.
Luce e misteri di spirituale bellezza
Descrizione
Anno 2019
“Luce e misteri di spirituale bellezza” a cura di Anna Maria Martino, Museo del Tesoro della Cattedrale di Troia, con testo critico di Giuseppe Di Napoli, ad esaltare il connubio tra storia passata e storia recente, la sinergia tra bellezza moderna e bellezza antica da poter trasmettere alle generazioni future, a generare stupore e mistero.
Frammenti di spazi celesti
Descrizione
Anno 1995
“Frammenti di spazi celesti” a cura di Francesco Tedeschi Galleria San Fedele Milano. Nella presentazione F. Tedeschi parlando dello scultore dice: “Da qualche tempo lo spazio celeste, stellare e infinito, è diventato… la metafora di una collocazione aerea, sospesa, di lavori che sfidano la legge della gravità e che contengono i diversi significati possibili della rappresentazione di corpi celesti.”
Corpi celesti e tracce spaziali
Descrizione
Anno 1994
“Corpi celesti e tracce spaziali” a cura di Marina De Stasio, Spazio Mecenate, Lucera. “Nell’opera di Di Gennaro lo spazio entra nella scultura, nei pannelli o nei dischi o nelle carte che creano mappe cosmiche, e la scultura a sua volta entra nello spazio e lo trasforma con le installazioni.
Tocco il cielo con le dita
Descrizione
Anno 2024
Catalogo a cura di Jacqueline Ceresoli in occasione della mostra alla Galleria Previtali Arte Contemporanea di Milani “Negli ultimi lavori Di Gennaro, supera la fase informale degli esordi, sperimenta diversi pigmenti e utilizza principalmente cera e cartapesta, materiale sostenibile, cosi prende posizione e si schiera tra gli artisti impegnati in tematiche ambientali, contro cause ed effetti devastanti l’Antropocene, come per esempio ha dimostrato con le sue installazioni dedicate alle api, guardiane dell’ecosistema”