Pino Di Gennaro, scultore poliedrico, raggiunge nella manipolazione dei materiali livelli di estrema e colta raffinatezza

Scultore di impegno civile, tratta con attenzione i cambiamenti climatici e gli esseri viventi più fragili del pianeta, fiori, piante, api, riciclo della materia, vittime di bullismo e vittime di femminicidio

Le esperienze con i diversi materiali della scultura come cartapesta, argilla, bronzo, piombo, cera sono strettamente legate alle tematiche enunciate.

Tratta sottili problematiche di pensiero, che si collegano a problemi etici di grande impegno, con una fantasia immaginifica di totale seduzione e coinvolgimento; originale è il suo rapporto con la materia, che possiamo definire “democratico” lasciandosi condurre dalla materia nella creazione dell’opera.

La relazione con i luoghi e le persone è coinvolgente, partecipativa e trasformativa, tipica degli artisti visionari.

Bronzo

Rame, zinco, stagno, antimonio e piombo sono i metalli che compongono la lega del bronzo.

Il bronzo è uno dei materiali prediletti dall’artista specialmente per le opere pubbliche: è luminoso, solare e riflettente quando è lucidato a specchio; è di vivace cromia quando è trattato con gli acidi. Quando è “tirato” a specchio rispecchia lo scenario circostante inglobandolo in sè; quando è patinato rivela le infinite tonalità coloristiche della patina.

Il bronzo è il materiale classico per la scultura ed ha una storia millenaria.

Cartapesta

Pestare, tagliare, frantumare e impastare carta riciclata: questo è il modo più semplice per ottenere la cartapesta; cellulosa e colla sono i suoi componenti principali. La cartapesta è economica, ecologica, leggera, facile da lavorare. È una tecnica antica e attuale sempre efficace, che libera la fantasia e la creatività.

È resistente e duratura nel tempo se custodita in ambiente protetto, mentre se è trattata con resine o vernici puo’ affrontare anche le intemperie. è un materiale molto usato in ambito teatrale e nei famosi carri allegorici del carnevale.

Cera

Da ghiandole speciali situate sotto l’addome delle api operaie è prodotta la cera vergine dal tipico colore dorato e dall’odore del miele.

Le cere sintetiche si estraggono dal petrolio; altri tipi di cera si estraggono da piante equatoriali. Le cere si possono colorare e sbiancare. La cera al tatto è morbida, secca o dura, a seconda del trattamento praticato, piacevole da plasmare; è un materiale che si lascia attraversare facilmente dalla luce, pervenendo a una sorta di smaterializzazione della forma.

È resistente nel tempo ma teme le alte temperature e, a differenza degli altri materiali trattati, ci ricorda che nulla è eterno.

Ceramica

Argilla, ossidi, fuoco, cristallina, oro zecchino sono i componenti principali della ceramica.

L’argilla cotta è stata la materia prima che l’uomo primitivo ha modellato per creare contenitori per nutrirsi. Successivamente la superficie esterna di ciotole e anfore è stata usata come supporto per accogliere decorazioni e storie, quasi come metafora per nutrire la mente.

Oggi questa tecnica che usa i quattro elementi, terra, aria, acqua e fuoco, è diventata una delle tecniche più semplici e al tempo stesso più sofisticate di cui l’arte si nutre. 

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